Chris Sélavy | FjPsychoProject
I fatti e i personaggi presentati sono assolutamente reali, come quelli di Inghilterra e Spagna.
Salta, salta coniglio rosa gigante. Il meteorismo che lo contraddistingue non lo ferma, anzi, gli dà il turbo. Salta più in su, più in su, quasi volea volare come l’usèlin de la comare. Qualche tempo fa arrivò al limite del cielo, si fermò su di una nuvola e non trattenendosi oltre (non che avesse da fare, anzi) con un grosso boato espulse una pallina. Pallina per lui lassù ma non per noi quaggiù, che vedendo arrivare l’enorme roccia e memori del meteorismo conigliesco, scappammo al riparo. “Aiuto. il Meteorite!” venne urlato ai quattro venti, ma nessuno degli ottanta rispose. Saranno permalosi, non si sa. Per far fronte alla tragedia, si organizzarono spedizioni giornaliere, con riunioni informative alle poste. Unica raccomandazione fu quella di non vestirsi di ferro che di fronte ad una calamità non conviene mai: ci si rimane INCOLLATI FACILMENTE.
Vigili del fuoco, protezione civile. Tutti partiti e subito tornati, più partiti di prima. “Roba da andare al manicomio” urlava Basaglia. Si presentarono nuovi volontari. “Di che gruppo siete?” gli venne chiesto. “CAI” gli fu risposto. “CAI-no” intervenne Abele, “Non è che possiamo aggiungere tragedie su tragedie”. Abele che era figlio di Abollo ed era famoso per la sua balla di belle di bollo, cercava, da buon generale, una soluzione immerso nell’acquario e aspettando che tutti i pesci venissero a galla per guardare la balla di belle di bollo di Abele figlio di Abollo. Nei mesi precedenti, aveva provato anche ad immergersi in un capricorno, in un sagittario, in due gemelli e in un toro, ma la cosa era risultata un po’ più complicata del previsto. L’illuminazione gli venne grazie al suo amico Enel, che sapeva sempre mettere in chiaro le cose, facendole vedere sotto una luce diversa. Il segreto stava tutto nell’essenza del prodotto in questione, disse Enel. Abele che non era molto sveglio, aspettò il suono della sveglia prima di capire e comunicare la soluzione. Il meteorite, in fondo, non aveva fatto danni, se escludiamo il fatto che la Signora Longari aveva approfittato del trambusto per cadere sul pisello del suo amante e il marito non l’aveva presa bene, a differenza dell’amante. Quindi la soluzione era di non levare l’escrementoso meteorite, ma di riutilizzarlo come locale pubblico. Presto divenne l’idea generale, chiamata così perché proposta dal generale Abele, e fu applicata immediatamente. Grazie a quest’idea, ora, anche noi abitanti della valle della fantasia, abbiamo il nostro bellissimo fast-food. Succede solo da MerDoooonald.